venerdì 8 settembre 2017

(MO)DINI'S ON THE ROAD

GIORNO 3

Mi piace viaggiare, ma da sempre sono confortata dall'avere una postazione in cui tornare, qualcosa che somigli a casa, non come luogo fisico, ma come stato mentale.
Dormire tre notti a Lubiana spostandosi di giorno è risultata una scelta azzeccata.
Così, il terzo giorno, svegliati dai raggi di sole, saliamo in macchina in direzione di Bled, città conosciuta per il Lago omonimo che ospita una piccola isola, ai piedi delle Alpi Giulie.
La località è piuttosto conosciuta, ce ne accorgiamo dai parcheggi a pagamento e dalle flotte di gente che si dirigono in massa verso le sue acque, lasciamo la macchina un po' più lontano e ci accodiamo a loro, il caldo si fa sentire ma si respira aria d'acqua.
Alberghi, campi da minigolf, casinò e negozi di souvenir ci scortano verso la riva del lago, il colore verde, le montagne tutto intorno, e il Castello, dalla riva est, sopra un dirupo, soprassiede tutto il panorama.
Stamattina ho letto che non merita un gran che, se non per la vista, così scegliamo di rimanere giù e di visitare la piccola Isola che ospita l'altrettanto piccola Chiesa di S.Maria Assunta.
Possiamo andare con la barca, accompagnati da un gondoliere senza divisa a righe che remando con piccoli movimenti circolari trasporta ogni giorno gruppi di venti persone, verso la riva dell'isola e ritorno.
Decidiamo che possiamo farcela da soli, così ci dirigiamo attraverso il lungolago, tra turisti in t-shirt e cappello, tra artisti di strada non più così giovani, verso il bazar presso cui affittano le barche a remi in legno che ci porteranno all'isola, o almeno così dovrebbe andare.
Il lago è di un colore turchese, piccoli gruppi di ninfee galleggiano e si muovono, cullate dalle onde del vento. Le anatre e i cigni grigi e bianchi attraggono i resti dei panini dalle mani dei bambini.
Dicono che c'è da aspettare che le barche tornino indietro, così mi siedo su una sdraia all'ombra ad osservare il metodo, l'ultima esperienza con dei remi l'abbiamo avuta nella Cascata delle Marmore, su di un gommone, a fare rafting, credo che in quell'occasione fui grata per la presenza degli amici insieme a noi, la nostra coordinazione non è di certo tra le più eccelse. Ma ci piace provare esperienze nuove, così cerco solo di capire meglio come funziona qua.
Una barca, un remo a destra, uno a sinistra, una panca centrale.
Quando arriva il nostro turno il ragazzo non sembra essere così disposto a dare consigli, ci fa salire su, tenendo ferma la barca con la punta della sua scarpetta, lo so, comprendo che sta lì, tutto il giorno, a far salire e scendere gente più disparata, ma vorrei delle indicazioni.
Ogni movimento risulta privo di stabilità, la barca non è così piccola e ispira protezione, a meno che tu non decida di scambiarti di posto.
Comincia Luigi a remare, io seduta sulla punta mi diverto a guardarlo sudare senza risultati apparenti, i piedi che spingono sui talloni per remare in avanti.
Ci accorgiamo solo dopo qualche chilometro di fatica che lo stiamo facedo nel verso opposto, e per fortuna, considerando che abbiamo scelto il punto di noleggio più distante dall'approdo sull'isola (6km) e che il tempo pagato a nostra disposizione è di un'ora.
L'isola è circondata da acque cristalline abitate da colonie di pesci, ragazze in costume prendono il sole sedute sul molo, turisti affollano l'unico bar in cerca di un souvenir da portare ai parenti.
Passiamo un po' di tempo a bere birra e mangiare un gelato di dimensioni eccessive a causa di un fraintendimento linguistico con la barista.
Torniamo indietro un po' brilli ma con una incredibile facoltà di remaggio.
Passiamo la nostra giornata così, tra una partita truccata al minigolf e un bagno nelle acque del lago abitate da pescatori al tramonto.

Veniamo via intorno alle 7, dista un'ora di macchina da Lubiana, questo ci permette di accorgerci degli orari in città.

I ristornati chiudono la loro cucina alle 21:30, non abbiamo il tempo per ordinare una seconda volta accolti dalla fame della fatica, e neppure quello di un caffè.
Giriamo per le strade cittadine con una Coca Cola in mano e una sigaretta nell'altra, un festival manda musica soul, ci meravigliamo di fronte ad un autobus adibito a mostra di illustrazioni e ce ne andiamo a letto.





















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