giovedì 12 dicembre 2013

Identità: IO SONO

Sabato 30 Novembre alle ore 17, verrà inaugurata la nuova mostra fotografica dei soci IMAGO nella galleria dell'Associazione in Via Vittorio Veneto 33/20 ad Arezzo  (all'interno della Galleria Sacchi).
Il tema affrontato dai 26soci è stato quello dell'identità: IO SONO. Agli autori è stato chiesto di rappresentare sé stessi in uno scatto, che non fosse un autoritratto: scandagliare il proprio io alla ricerca di un'immagine consona e appropriata per raccontare agli altri dettagli del proprio vissuto.
Un tema apparentemente banale che in realtà è molto complesso: ogni immagine va infatti decifrata, e ne vanno interpretati i livelli che si svelano solo dopo un'attenta visione e riflessione sulla medesima. Alla luce di quanto detto, lo spettatore dovrà impegnarsi a sviscerare l'immagine presentata, spogliarla del superfluo per vederne la reale complessità...
Un'occasione unica e da non perdere considerando che queste immagini rappresentano una sorta di anteprima rispetto alla definitiva mostra che verrà esposta in Texas nel 2014 e che verrà ospitata in una prestigiosa università americana.
L'ingresso è libero
La mostra, che sarà esposta fino a domenica 15 Dicembre sarà visitabile nei seguenti orari:
Sabato: 16.30 - 19.30
Domenica: 10.00 - 13.00 e 16.30 - 19.30
Martedì: 21.30 - 23.30

mercoledì 11 dicembre 2013

Visione Tunnel

"Da piccola ho sempre avuto la mania di focalizzarmi su qualcosa di preciso,di fissare lo sguardo sul particolare più insignificante,di chiudere un occhio su tutto il resto. Ed ecco che in mezzo alla folla notavo il cappello rosso della signora con i capelli lunghi,il gelato che si appiccicava alla mano del bambino,le dita che si intrecciavano dietro la schiena di due innamorati. Chiudevo la mano intorno all’obiettivo,formavo un cannocchiale con le dita,un caleidoscopio dove i vetrini colorati si disponevano come volevo io. Mi creavo la mia scena in mezzo a tutto il mondo che girava. Poi, bastava chiudere l'altro occhio, che il contesto, il paesaggio, la folla, scomparivano. Questo è ciò che fanno con me le persone ritratte, alzano il braccio, chiudono le dita per limitare la visione, creano il loro mondo intorno all’obbiettivo."

Dal 6 Dicembre al 3 Gennaio 2013/14
Coffee o' Clock, Arezzo.
LA MIA PRIMA PERSONALE.
http://www.imagoarezzo.com/mostra elisa modesti








Hyacynthum ligni

 IL CONCEPT. quattro fotografi, un unico progetto: interrogare un simbolo universale di rinascita, l'albero.

CHI. Quattro i fotografi coinvolti: 
Lucifero De Pasquale, Enrico Fico, Elisa Modesti, Luigi Torreggiani. 

COME. dalla propria personalissima angolazione, sei giovani fotografi rappresentano il rapporto dell'uomo moderno con il simulacro della sua assenza, l'albero. E lo fanno utilizzando una commistione di antico e moderno. Le opere in mostra si manifestano nella fusione di cromie naturali e cianotipie, di tecnica di stampa moderna ed antica.

DOVE. L'esposizione inaugurerà domenica 08 dicembre presso il laboratorio fotografico Luciferi Visionibus, e si protrarrà durante tutto il periodo natalizio, fino al 06 gennaio 2014.

QUANDO. L'Inaugurazione avrà luogo domenica 08 dicembre alle 17.00.

EXTRA. Per tutta la durata della mostra, sarà possibile acquistare un pacchetto di biglietti augurali d'artista, in edizione limitata e autografati dagli autori, con le opere realizzate in cianotipia dai sei fotografi. Un modo per rendere il Natale una vera opera d'arte.

http://www.galleria33.it/blog33/hyacinthum-ligni/





giovedì 21 novembre 2013

Napoli devi viverla.




Napoli non puoi immaginarla o cercare di comprenderla. Napoli devi viverla.

Dopo essere scesi alla stazione di Napoli centrale portiamo di fretta e furia i bagagli all'albergo per non perdere neanche un minuto di quelle poche giornate a nostra disposizione. Non ricordavo niente. Mi sembrava tutto nuovo, eppure era l’ennesima volta che tornavo in quella città. Posso dire di esserci stato, fino ad oggi, in tutte le fasi della mia crescita, ma quel giorno non ricordavo niente, vuoto assoluto, buio totale. Ci affidiamo alle mappe sparse per la città, sperando di capirci qualcosa al più presto.
Dopo aver passato la statua di Garibaldi che imponente s’innalza nell'omonima piazza, decidiamo di dirigerci verso il porto, perché la giornata è piena di sole e noi abbiamo voglia del mare. Per strada diamo occhiate in qua e in là, scorgendo di tanto in tanto tre ruote pieni di frutta. “usanza tipica delle mie zone”, le dico,
“qui la frutta si vende così, costa anche poco”. Se ne accorge subito quando legge “Banan’ n’ € a chil”, chiedendosi dapprima cosa ci fosse scritto e poi come fosse possibile.
Le dico che non c’è tempo e continuiamo la nostra camminata.
Arriviamo al porto ma ancora non riusciamo a scorgere il mare, i cantieri della metropolitana ci ostruiscono la vista. Decidiamo quindi di fare una bella passeggiata sul lungomare. Arriviamo ad un castello situato sul mare che ormai è già buio, nonostante siano solo le 17:30. Non importa. Questo castello emana una luce propria che ci permette di guardarlo in ogni suo dettagliato e ci chiediamo come ogni singola pietra sia stata posta l’una sopra l’altra per creare una meraviglia di tale portata. Ancora incoscienti del fatto che quello fosse il Maschio Angioino continuiamo la nostra camminata per il porto, fino ad arrivare ai quartieri più rinomati e costosi. Sul mare si può scorgere il Castel dell’Ovo e di fronte via Partenope, la strada più ricca di tutta Napoli. Camminiamo e camminiamo, il nostro obbiettivo è la piazza principale: Piazza del Plebiscito.
Entrando in via Toledo hai la sensazione che qualcuno ti spii e che non sia più Napoli questa strada. Grandi firme contornano le vetrate, la gente a passo lento si ferma a comprare questo o quello, il gelato più caro della città oppure il babà che contiene più rum, la giacca firmata oppure una cena al ristorante più caro. Ignari del fatto che presto ci saremmo ritrovati faccia a faccia con la vera Napoli entriamo in piazza Plebiscito. Iniziano a brillarmi gli occhi, perché troppo maestosa e troppo incantevole. Lei scatta foto a destra e a sinistra e al centro, alla statua di Carlo III e alla spada di Ferdinando I, alle arcate che percorrono tutta la piazza e alla Basilica in cui queste s’incontrano; io sono rimasto immobile, senza fiato per poter parlare e con un bagliore accecante negli occhi. “Torniamo indietro?” mi chiede lei, come se stesse cercando qualcosa in particolare. “Hai delle preferenze su ciò che vuoi vedere ora?” le rispondo, e lei, convinta delle sue idee, “si, seguimi”. Torniamo indietro. In via Toledo, questa lunghissima strada della falsa felicità, si affacciano numerosi vicoli dall'aspetto lugubre che solo il giorno dopo avremmo scoperto essere i Quartieri Spagnoli. Entriamo proprio in uno di questi vicoli. L’aria si asciuga, le persone parlano più sotto voce e, più vai in su, più ti accorgi che in realtà la strada in fondo, quella con le vetrine luccicanti e la gente in festa, è la maschera della vera Napoli. Qui, in questi vicoli, regna la miseria. Non esistono regole. La gente ti guarda, ti scruta, osserva i tuoi piccoli gesti, vuole capire da dove vieni ma soprattutto dove sei diretto.
I bambini contornano ogni angolo con un supersantos, il classico pallone arancione che dal Lazio in giù trovi in ogni dove, con cui giocano per ore e ore e ore. Le mamme dai balconi stendono i panni ad asciugare, fino al termine dell’orizzonte scorgi miriadi di vestiti stesi, sembra stiano aspettando qualcuno che torni a prenderli. Intanto le strade si fanno sempre più strette, ma questo non toglie l’esclusiva a motociclisti di accelerare, ad ogni angolo rischiamo di essere sorpresi da qualche pazzo che sfreccia a 100 all’ora.
Il degrado non lo percepisci e basta qui, lo puoi leggere nei muri. Su ognuno c’è scritta una frase di denuncia, come “via la merda da qui” oppure “i nostri bambini, liberi di giocare quando e come gli pare”.
Sarò sincero, non avevo mai visto una cosa del genere, e mai avrei pensato di farlo. Le case dismesse, che si reggono in piedi grazie alla forza di volontà delle famiglie; ogni tanto, in qua e in là, trovi buchi di spari nei muri, immondizia ovunque cammini, gente sospettosa, zero regole, zero di zero.
Ho pensato al perché tenere nascosta la vera faccia della città dietro una strada le cui fondamenta sono menzogna e fantasia, ho riflettuto guardando quei bambini giocare a pallone con gli occhi pieni di speranza per un futuro migliore, ho guardato le mamme scrutare l’orizzonte alla ricerca del bello, ho sperato che i ragazzi come me avessero più fortuna. Poi sono arrivato alla soluzione: questa è Napoli, non puoi cambiare niente di questa città, il degrado ha ormai raggiunto il punto di perfezione, da cui è impossibile far ritorno.
(written by: Federico Rauseo)

mercoledì 9 ottobre 2013

BANG!


Il gruppo di ricerca e sperimentazione fotografica 20W (http://www.20w.it/), con il patrocinio del Comune di Arezzo - Assessorato alle Politiche Giovanili, è lieto di presentare l'evento
BANG! Nuove Generazioni Fotografiche.
"BANG!" è un contenitore di idee e di risorse diversificate ed eterogenee. È uno strumento di interconnessioni tra realtà diverse del territorio comunale, che si uniscono per interrogare i tempi contemporanei e trovare risposte alle criticità dell’oggigiorno.
“BANG!” è una rete informale di soggetti che si connettono e collaborano per riversare le proprie energie sulla città e sulla popolazione. Due sono i livelli del network: primo, un gruppo di giovani fotografi aretini e non, che uniscono le loro estetiche per ravvivare il clima artistico-culturale di Arezzo; secondo, un gruppo di giovani imprenditori che mettono a disposizione dei fotografi gli spazi creati con fatica e lungimiranza per esporre le loro opere.
Il progetto si sostanzia, dunque, in una multiesposizione fotografica e in una rete di attori sociali che si autopromuovono vicendevolmente come esempio di soluzione alla crisi e all’empasse contemporaneo.

"BANG!" si svolgerà ad Arezzo dal 12 Ottobre al 3 Novembre in 7 sedi espositive con la partecipazione di 15 artisti:

  • Luciferi Visionibus, Via de’ Redi, 15
- Paranoia Photo art
  • Biolento Café, Piazza San Michele, 15

- Sofia Sguerri
- Sara De Pasquale
Inaugurazione Sabato 12 Ottobre, ore 18:00
  • La Casa sull’Albero, Via Madonna del Prato, 25
- Lucifero De Pasquale
  • Place Vendome, Via Garibaldi, 97
- Enrico Fico
- Elisa Modesti
Inaugurazione Sabato 12 Ottobre, ore 17:00

  • Informagiovani, Piazza Sant’Agostino, 8
- Erica Andreini
- Giulia Russo
Inaugurazione Sabato 12 Ottobre, ore 22:00

  • Galleria 33, Via Garibaldi, 33
- Elisa Girelloni
- Danilo Giungato
- Fabiana Laurenzi
- Simone Martini
- Alessandro Rotta
- Luigi Torreggiani
Inaugurazione Sabato 12 Ottobre, ore 19:00

  • Vineria al 10, Piazza San Giusto, 10c
- Collettivo Fotografico Gruppo 12
Inaugurazione Sabato 12 Ottobre, ore 19:00

lunedì 23 settembre 2013

"ti va bene S.Gimignano?" (#1)



"Ti va bene S.Gimignano?” mi dicono mentre monto in macchina.
L’ho fatta mille volte questa strada,almeno due volte l’anno per tutti gli anni della mia vita.
Schiacciavo la testa contro il finestrino, guardavo i campi, i cipressi, seguivo le curve con la testa.
Mi perdevo nel panorama che sceglievamo, ogni volta invece di fare la Firenze mare, per evitare le code e per passare da Volterra perché così la nonna poteva raccontarci le sue storie. Ne aveva una per ogni centimetro di terra che andava da Siena a Cecina. Parlavano di frati che per sfuggire a non so quale invasione avevano fuso tutto l’oro che avevano in una gallina e l’argento nei suoi pulcini, l’avevano nascosta per proteggerla in una collina che si vede dalla strada. E’ ricoperta dal grano, una specie di panettone che buca la terra, violato da tutti coloro che hanno cercato di trovarla. Poi c’è quella del prigioniero di Volterra che fu messo in una stanza che crollava al minimo movimento del corpo. La leggenda narra che lui scelse la vita, scelse di anchilosare ogni articolazione, di bloccare il movimento, di lasciare la sua impronta nella pietra. Poi c’è la villa dei sequestri, dove negli anni ‘50 dei sardi avevano nascosto il figlio di un industriale milanese. Tutti sapevano lì intorno,ma nessuno si mosse per liberare quel bambino che dava pezzi di orecchio a giorni alterni. Io ascoltavo queste storie, cercando di non vomitare. Ho sempre sofferto di mal di macchina, io. Il mio labirinto decideva di impazzire ogni volta che passavamo da Colle Val D’elsa. Buttavo giù travelgum, infilavo braccialetti e mi attaccavo cerotti che non sono mai serviti a niente. Allora mi stendevo e immaginavo una pallina che mi scorreva sulla pancia ad ogni curva.
Si muoveva in continuazione, su e giù per l’ombelico, arrivava fino ai fianchi e tornava indietro.
Mi faceva passare la nausea quella pallina, per farmi concentrare sulle storie. “Ti va bene S.Gimignano?” mi dicono mentre monto in macchina.
Passiamo Colle e ci infiliamo tra due alberi per non pagare il parcheggio. Saliamo delle scalette piene di turisti fino alla strada principale. La gente si infila ovunque, nei ristoranti, nelle piazze, nelle torri, chiacchieriamo ogni tanto con qualcuno che si ferma ad accarezzare il cane. C’è gente che suona la fisarmonica, una donna dipinge e non vuole essere fotografata, una ragazza accarezza la sua arpa con le dita. Il sole ci batte addosso mentre camminiamo per questa città ricostruita. Alzo la testa e vedo un cartello dell’ Anpi. 8 settembre ‘43, la data dell’armistizio. Mi torna in mente la nonna. Penso a una cava d’alabastro che ho visto dalla strada, penso al nonno che ci campava lavorando quella pietra bianca. Era lì che si nascondevano durante la guerra, in mezzo ai buchi nel terreno, la testa infilata nelle coperte mentre mangiavano la minestra con lo zucchero perché il sale costava. Scappavano dalle città perché il rumore delle bombe fa uscire di testa, perché il buio della notte fa meno paura delle cantine. Sfollati, li definiva la nonna, gente che scappa e si infila nell’ ombra. Adesso quelle cave tirano fuori roba per turisti, ovetti colorati e quadretti da portare a casa. 
E’ buffa la vita,no? (written by: Carlotta Pianigiani)

lunedì 16 settembre 2013

20W libere espressioni fotografiche


collettiva fotografica inaugurata giovedì 12 settembre 2013 ( https://www.facebook.com/media/set/?set=a.1418035291749487.1073741830.1414610642091952&type=1 ) presso Luciferi Visionibus, via De' Redi 15, Arezzo.
Elisa Modesti
Alessandro Rotta
Sofia Sguerri
Luca De Pasquale
Enrico Fico
Mario Rotta
Luigi Torreggiani

Queste sono le foto che espongo:





martedì 10 settembre 2013

yoko ono installations, ICASTICA 2013

Grazie alla collaborazione con Paivi Hannele Tirkkonen e Jon Hendricks (storico curatore e collaboratore dell'artista), ho realizzato le fotografie delle istallazioni di e per Yoko Ono alla prima biennale Aretina tutta al femminile: Icastica.
Qui i link:
dal sito di Paivi Pro Arte: http://www.paiviproarte.com/index.php?option=com_content&view=article&id=98:photogallery-arezzo-&catid=37:pgartisti&Itemid=53
(numero 18.)
dalla pagina facebook di Yoko Ono: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10151755126660535&set=pb.10334070534.-2207520000.1378827304.&type=3&theater
Pinterest: http://pinterest.com/pin/347480927470061625/
SongBird: http://www.songbird.me/#artists/yoko-ono-4f3bd99912239000010001a7/updates/51ec9f6000addc1662000015




 Ex-It









My Mommy is Beautiful


Fly

martedì 11 giugno 2013

LOW KEY - mostra fotografica al COC

Dall' 01/06/2013 al 21/06/2013 esporrò la mia opera nella collettiva dell'associazione Imago al Coffee o' Clock dedicata allo stile low key, che utilizza prevalentemente toni scuri permettendo la sola visione dei particolari più illuminati.


martedì 7 maggio 2013

Mostra Fotografica “ARTI IN MOVIMENTO”

Venerdì 10 maggio ore 19.30 inaugurazione mostra –  Ingresso libero
Presso i locali dello Spazio Seme di Arezzo, dal 10 al 31 maggio 2013.

Prenderò parte con alcune foto alla mostra di Sofia Sguerri e Alessandro Rotta.
Qui di seguito i link dell'evento:

http://www.spazioseme.com/mostra-fotografica-arti-in-movimento-di-sofia-sguerri-e-alessandro-rotta/
https://www.facebook.com/events/155647474612686/

HIGH KEY - mostra fotografica al COC

Dall' 11/05/2013 al 31/05/2013 esporrò la mia opera nella collettiva dell'associazione Imago al Coffee o'Clock dedicata allo stile High Key, basato sulle alte luci.
Qui di seguito il link della pagina facebook del COC e la mia fotografia:
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10151628746575189&set=a.10151622265680189.1073741828.303908990188&type=1&theater



venerdì 15 marzo 2013

Linea di confine - Citerna OFF

Dal 11/05/2013 al 24/05/2013 si terrà a Citerna, in occasione di Citerna Fotografia 2013
( http://www.citernafotografia.org/,
 https://www.facebook.com/events/225466137593730/?notif_t=plan_user_invited ),
la collettiva a tema dell' associazione Imago:
Linea di confine-Citerna OFF a cui prenderò parte con un' opera.
Sarà allestita presso il 1° piano del Palazzo Comunale.
Qui di seguito il link di presentazione della collettiva:

 http://www.citernafotografia.org/it/artisti/2013/imago.html

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=500690979997375&set=a.470571666342640.107454.297485883651220&type=1&theater



giovedì 14 marzo 2013

CAFFE' - mostra fotografica al COC



Dal 23/02/2013 al 08/03/2013 esporrò la mia opera al Coffee o'Clock nella seconda parte della collettiva fotografica dell' Imago dedicata al Caffè.
Qui di seguito il link della pagina facebook del COC:


https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10151480736135189.538901.303908990188&type=1



lunedì 4 febbraio 2013

Stenoscopia

                       
   prima foto realizzata con una macchina stenopeica di cartone